Cambio di corsia, sorpasso, superamento di caselli sono operazioni normali per qualsiasi persona patentata al volante della sua vettura. Operazioni che hanno qualcosa di eccezionale, però, se a compierle è un’auto a guida autonoma che viaggia in autostrada. È quanto fatto da 5 prototipi Hyundai, che hanno percorso l’intera distanza da Seul a Pyeongchang, in Corea del Sud: 190 km tutti affrontati in autostrada a una velocità media di 110-100 km/h. A bordo delle vetture gli ingegneri del costruttore coreano, che per l’intero viaggio non hanno mai dovuto mettere mano al volante.
Tutti i veicoli utilizzati nel test raggiungono il livello 4 di guida autonoma secondo gli standard internazionali della Society of automotive engineers (Sae), ovvero la scala che definisce il livello di autonomia della vettura. Questa prevede 6 gradini, partendo da 0, dove rientrano le auto che non hanno alcun tipo di dispositivo elettronico in grado di aiutare attivamente il guidatore, per arrivare al 5, il massimo livello di automazione, dove al guidatore non resta che impostare la destinazione sul navigatore e lasciare che sia la vettura a occuparsi dell’intero viaggio. Il livello 4 indica dunque una vettura molto avanzata in grado di compiere autonomamente manovre complesse.
Grazie a un ricco apparato tecnologico, costituito da sofisticati sensori radar, telecamere, lidar (sistema di telerilevamento laser) e informazioni Gps, le Hyundai nel loro viaggio si sono mostrate all’altezza delle aspettative, affrontando con successo il traffico, eseguendo cambi di corsia e sorpassi, superando i caselli autostradali.
Nexu, l’auto che guarda al futuro
Ma non solo. A rendere ancora più futuristico il viaggio il fatto che dei cinque prototipi testati tre erano su base Nexu, il nuovo suv di Hyundai alimentato a celle a idrogeno. Presentata all’ultima edizione del Ces di Las Vegas, la vettura aveva già stupito per durata dell’alimentazione e per i tempi di ricarica, dal momento che l’auto è in gradi di percorrere con un “pieno” 800 km e di ricaricarsi in appena 5 minuti.
Rispetto ai modelli di serie, i prototipi Nexo sono stati dotati di ulteriori soluzioni tecnologiche, quali una stereo-camera a tre lenti, e altrettanti sensori, installata nel supporto del retrovisore interno, i lidar frontale, laterali e posteriore e le telecamere installate nei retrovisori esterni.
Il lancio previsto per il 2021
In ogni caso si tratta di un risultato notevole per il colosso coreano, che punta a mettere sul mercato le sue auto a guida autonoma di livello 4 già nel 2021, con l’obiettivo di lanciare nel 2030 quelle totalmente autonome.
In vista di tali obiettivi, il costruttore sta pensando a come intrattenere i passeggeri, una volta levatisi dall’incombenza della guida. A questo scopo le macchine saranno dotate di connessione 5G e di alcune tecnologie come la Home Connect, che permette di controllare e gestire i dispositivi elettronici presenti nella propria casa comodamente dall’auto, soluzione che potrebbe essere introdotta su altri veicoli già dal prossimo anno. Ma gli ingegneri coreani stanno anche lavorando allo sviluppo di un dispositivo, il Wellness Care, capace di monitorare le condizioni di salute dei passeggeri seduti sui sedili posteriori, livello di stanchezza, frequenza cardiaca e umore, con la possibilità di accedere a servizi terapeutici e di relax e di entrare in contatto in tempo reale con un consulente sanitario tramite videochiamata.