Troppo freddo per i droni? DJI corre ai ripari

DJI, mogul cinese nella produzione di droni, ha annunciato di aver aggiornato la configurazione dei suoi Phantom 3 per tutelare il funzionamento della batteria a fronte dell’arrivo delle temperature polari!

Gli UAV, infatti, sono in generale soggetti ad avarie causate dal malfunzionamento della batterie per l’abbassamento delle temperature. In passato, per altro, si sono verificati perfino incidenti con droni precipitati all’improvviso causa perdita di energia. Una delle incontrastate “regine” di settore come DJI non poteva dunque rimanere insensibile e passiva di fronte al problema.

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I problemi derivano dalle cosidette LiPo, batterie che equipaggiano i droni: eccellenti in generale, soffrono invece il suddetto problema.

In inverno, prima dell’utilizzo, la maggior parte dei piloti da remoto  stoccano le batterie in appositi dispositivi termici, ma pensando agli utenti-non professionisti DJI ha rilasciato un aggiornamento firmware per il suo prodotto di punta per essere sicura di non andare incontro a spiacevoli sorprese.

Gestione autonoma della corrente e controllo del grado di richiesta

L’aggiornamento v1.6.0040 è valido per tutte le tipologie del Phantom 3 (standard, advanced, professional) e permette di gestire automaticamente la corrente da destinare ai motori a seconda della temperatura esterna. Lo stesso upgrade regola anche, in modo automatico,  la velocità massima del Phantom in entrambi i sensi (verticale e orizzontale) per evitare che ci sia una richiesta eccessiva di corrente.

Che dire? Giù il cappello, ancora una volta, davanti alle scelte di DJI, con l’augurio che altre case di produzione di droni possano seguire l’esempio virtuoso. Con una domanda che ci frulla nella testa: a Mosca in questo periodo i droni volano?

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