Fusion Hybrid Research Vehicle at Mcity

Ford ospita nella sua MCity i test per la self-driving car

E arrivò anche l’annuncio dell’iscrizione alla competizione per la self-driving car da parte di un altro big player: in vista della fatidica ora X, che gli esperti hanno fissato per il 2020, è toccato alla Ford comunicare, in queste ore, l’avvio dei test su strada dei primi modelli.

Del resto proprio la Ford aveva già presentato all’ultima edizione del Salone di Francoforte, tenutosi nello scorso settembre, una soluzione molto innovativa: l’Active Speed Limiter. Questo puo’ essere considerato una sorta di upgrade del tradizionale pilota automatico, laddove il guidatore può configurare la sua guida nel rispetto dei limiti di velocità imposti lungo i vari tipi di percorsi.

MCity: una “città nella città”!

Ma dove effettuerà la Ford i test dell’automobile senza guidatore? Facile: nell’area di sua proprietà nel Michigan (circa 130mila mq). Area denominata MCity, che riproduce un grande ambiente urbano caratterizzato dagli elementi tradizionali come i semafori, le strisce per il passaggio dei pedoni, gli alert segnaletici, e perfino le piste x gli appassionati della bicicletta.

La self driving car della Ford ha già un nome, vale a dire Fusion Hybrid Autonomous Research Vehicle… Forse converrà pensare a un acronimo! La vettura sarà equipaggiata con un articolato processo di sensori. Ma anche con radar, videocamere e agili soluzioni per la veloce mappatura in 3D dei percorsi che si devono affrontare.

La Ford, pure fissando una gradualità temporale, non nasconde l‘ambizione di allargare il concetto della guida autonoma ai mezzi a due ruote e perfino ai veicoli di trasporto pubblico. Il tutto nel nome di una filosofia imprenditoriale che guarda alla smart mobility come scelta di vita sempre più popolare ma anche come notevole gancio di business per il futuro. Perchè, giustamente, la Ford dovrà produrre fatturato anche dal 2020!

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