Emma, il fisioterapista robot

Offrire un valido aiuto a una popolazione sempre più anziana e a tutte le persone che, a seguito di un trauma o di una malattia, devono seguire una terapia riabilitativa. È con questo obiettivo che AiTreat, una start-up di Singapore ha sviluppato Emma. Si tratta di un robot, che come dice il suo nome, acronimo di Expert manipulative massage automation, è capace di eseguire massaggi vere e proprie sedute di fisioterapia.

Nel suo lavoro Emma è molto efficace, delicato, soprattutto quanto opera su punti molto sensibili, ed estremamente preciso, grazie alla sua dotazione di fotocamere 3d stereoscopiche e di tessuti stampati in 3d che controllano e gestiscono il braccio robotico che esegue il trattamento. Inoltre, attraverso i suoi sensori può mostrare i progressi fatti dal paziente, con un’analisi particolareggiata di ogni singolo muscolo. Eccolo al lavoro in questo video.

Lavora a contatto con lo specialista

Pensato non per sostituire i professionisti della riabilitazione, ma per fornire loro un supporto altamente avanzato, il robot rappresenta una soluzione per migliorare la produttività delle strutture riabilitative, affiancando medici e terapisti e consentendo di trattare più pazienti in minor tempo.

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Emma infatti opera a stretto contatto con il medico. Tocca a quest’ultimo stilare il piano di trattamento del paziente e inserire i parametri della terapia sul monitor touch del robot. Questo agirà secondo quanto prescritto dallo specialista, misurando e controllando anche il livello di stanchezza e la resistenza del paziente, per fornire un quadro in tempo reale e preciso della situazione e riducendo l’intensità o interrompendo il trattamento se necessario, in modo da non metterne mai a repentaglio la sicurezza e l’integrità.

Il robot può essere programmato in modo diverso, per coprire il più vasto raggio dei trattamenti, a seconda delle esigenze del paziente: dalla riabilitazione per gli anziani, ai percorsi per persone che hanno subito traumi o incidenti, fino alla preparazione degli atleti. Per ogni paziente viene creato un profilo individuale ed Emma impara nel tempo dai dati registrati e fornisce raccomandazioni e consigli personalizzati al medico sulla configurazione del trattamento.

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