Secondo la FAA (Federal Aviation Administration), l’Agenzia governativa statunitense incaricata di regolare ogni aspetto riguardante l’aviazione civile, circa 1 milione di persone riceveranno durante le prossime festività natalizie un drone come regalo. Che sia un micro-elicottero di alto lignaggio o un prodottino da consumo comprato a 20 dollari al supermercato, i droni domineranno la classifica delle strenne natalizie 2015. O almeno: ciò accadrà senza ombra di dubbio dall’altra parte dell’Oceano.
La FAA è davvero preoccupata in queste ore: cosa potrebbe accadere con un milione di mezzi volanti nuovi di zecca che penetrano negli spazi aerei statunitensi? “Un sacco di gente senza esperienza o formazione di volo piloterà questi droni da remoto nell’aria” affermano pensierosi dal FAA.
Controllo su vendita dei droni come su quella delle armi
Non sfugge che la problematica emerge nelle stesse ore in cui il presidente Obama e altre personalità, sconvolte dall’ennesima strage in un campus universitario, chiedono leggi più ferree riguardo alla vendita di armi.
Per non dire poi dei timori delle linee di volo tradizionali. A riguardo non si nasconde il CEO della Hawaiian Airlines, Mark Dunkerley: “Da una prospettiva operativa, c’è un problema serio da considerare ed è quello che qualcosa di pericoloso e spiacevole possa accadere. E non è soltanto nelle prossimità degli aeroporti che i droni possono essere fonte di pericolo agli altri mezzi di trasporto aereo. Esistono molteplici aree fuori dal raggio di 5 miglia degli aeroporti dove un potenziale scontro tra droni può verificarsi”.
La palla ora ripassa alla FAA, impegnata anche con nuove leggi, di fresca emissione, nel difficile confronto con i venditori di droni.