Cue, l’asso giapponese del canestro

I robot primeggiano anche nel basket. Uno sport dove è richiesta una grande precisione per riuscire a infilare il pallone nell’anello del diametro di 45 centimetri posto a un’altezza di 3,5 metri dal suolo. Un’abilità che certo non difetta a Cue, un robot giapponese capace di infilare serie di canestri praticamente infinite. Per averne una prova basta dare uno sguardo al video pubblicato su You Tube dal quotidiano giapponese Asahi Shimbun.

Lo stesso giornale ci informa che il robot umanoide è frutto dell’ingegno di 17 dipendenti della Toyota, che lo hanno messo a punto nel loro tempo libero e lo hanno fatto esordire, vestito di regolari pantaloncini e canottiera, nel campo dell’Arvalq Tokyo, team cestistico che milita nella B League, una lega di basket professionistica giapponese (le immagini si riferiscono a quel campo), facendo registrare una media di canestri superiore a quella di qualsiasi altro giocatore del paese: compreso il georgiano Isaac Butts, in testa alla classifica dei giocatori attivi in Giappone più precisi con una percentuale di tiri a canestro del 65,7%, come spiegato dalla rivista statunitense Newsweek.

Tanto allenamento

Come per tutti i campioni, anche il successo di Cue è frutto innanzitutto di tanto allenamento. In questo caso si tratta di un tipo di allenamento un po’ particolare in quanto i suoi creatori hanno addestrato la sua intelligenza artificiale a tirare, da una distanza di 3,6 metri, per 200.000 volte. Una fatica che ha portato i suoi frutti, dal momento che il robot quando tira è davvero implacabile.

basket_Cue 1

Ma a un duro allenamento si sono sottoposti anche i suoi creatori, nessuno dei quali, hanno dichiarato, ha avuto in precedenza esperienze nella costruzione di robot e che hanno imparato come programmare l’intelligenza artificiale attraverso le guide disponibili su Internet, cosa che rende il loro risultato ancora più straordinario.

Ispirato a un personaggio dei manga

Altra curiosità è che il design del robot è stato messo a punto prendendo come modello un personaggio del mondo dei manga: si tratta di Sakuragi Hanamichi, protagonista di Slam Dunk, personaggio che si appassiona alla pallacanestro dopo una serie di continui insuccessi con le fanciulle.

Con un corpo in alluminio, privo di volto e un’altezza di 1,85 metri, Cue è molto più basso di un cestista Nba, la media è di 2 metri, lacuna che però compensa con la sua straordinaria precisione.

Ma una vera lacuna, almeno momento, incolmabile però c’è e consiste nelle scarse capacità difensive del robot. Cue poggia su una piattaforma alla quale sono collegati i cavi di alimentazione e pertanto non può muoversi liberamente nel campo. Le star del basket possono dormire sonni tranquilli.

 

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