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Came Group a Expo con la domotica 3.0

L’avvento della domotica ha cambiato il modo di concepire la progettazione di casa. Luci, tapparelle, impianti audio-video, sistemi di allarme: tutti i congegni di casa (o quasi) oggi si possono comandare grazie a sensori, tecnologia wireless, circuiti elettronici, ingegneria, in un connubio interdisciplinare che rende la vita più facile e più sicura.

Lo sa bene la Came Group, l’azienda specializzata nei sistemi di automazione, a partire dai cancelli elettrici, e partner tecnologica di Expo: tra i più importanti se si considera che i tornelli d’ingresso dell’esposizione sono griffati Came.

EXPO_XVIA1-kyEF-U43120183355764yeD-593x443@Innovazione-WebLa società veneta con sede a Casier, in provincia di Treviso, ha una lunga storia aziendale alle spalle (la divisione “cancelli” nasce nel 1972), e rappresenta la via ideale per far incontrare la tecnologia di alto livello con il sapere artigianale. Expo ha rappresentato per la società, oltre che una opportunità commerciale diretta, una significativa vetrina.

L’area “living” di Came ricostruita a Expo

Came ha infatti presentato a Expo una imponente area “living” che riproduce la zona giorno di un’abitazione con tanto di giardino, completamente gestita con la Came Domotic 3.0, una nuova linea per il sistema integrato di domotica. Di nuova generazione, poiché l’architettura del sistema è completamente innovativa e caratterizzata da:

  • Facilità d’uso;
  • Facilità d’installazione;
  • Massime prestazioni;
  • Possibilità di ampliamento grazie ai moduli wireless

Elisa Menuzzo, vice presidente del gruppo, ha spiegato come è nata l’idea Expo: «Dovevamo presentare i nostri prodotti e mi sono chiesta come rendere veramente interessante il racconto. Era chiaro che nessuno sarebbe mai venuto a vedere una semplice esposizione di 50 metri quadri di cancelli e così abbiamo rivoluzionato lo spazio che avevamo a disposizione in Expo trasformandolo in un living. Expo parla di alimentazione e noi facciamo sistemi di automazione. Dove sono contenute entrambe le cose mi sono chiesta? Ma in tutte le abitazioni ovviamente. Abbiamo quindi ricostruito delle case e raccontato la storia, chiamando produttori locali per mostrare il veneto enogastronomico accanto al veneto tecnologico».

Dal passato l’insegnamento per il futuro, chiosa Elisa Menuzzo: «L’ambiente che abbiamo ricostruito percorre tre temi diversi: dell’illuminazione, dell’accessibilità e della sostenibilità. Abbiamo raccontato come venivano declinati nel passato, come vengono declinati oggi e come saranno declinati nel futuro. Per la descrizione attuale abbiamo mostrato le nostre tecnologie, i diversi tipi di sistemi di automazione che usiamo. Per il futuro invece abbiamo mostrato i risultati del nostro “design award”, un concorso che abbiamo fatto per i giovani e che ha portato un’effervescenza di idee in azienda che non vedevamo da tempo».

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