Braccio robotico Velleman, molto più di un giocattolo

Definirlo un gioco tecnologico è un po’ riduttivo, perché il Braccio robotico proposto dall’azienda belga Velleman è molto di più. Uno strumento che riproduce dal punto di vista meccanico e strutturale i bracci robotici industriali, pensato per avvicinare in modo divertente al mondo della robotica e dell’elettronica i ragazzi, da 14 anni in su, ma anche le persone meno giovani.

Una funzione educativa che il prodotto svolge in due modi: giocandoci e vedendolo in funzione, così da scoprirne funzionalità e possibilità di utilizzo, e, ancor prima, costruendolo. Sì, perché il prodotto è costituito da un kit che contiene tutti i componenti che vanno assemblati.

Una prova che richiede un certo impegno, ma che in definitiva si supera senza particolari difficoltà seguendo le istruzioni fornite dal manuale incluso nel kit, chiare e molto dettagliate con la descrizione dei diversi passaggi anche attraverso disegni e planimetrie, e avvalendosi dell’ausilio di pochi strumenti: un paio di pinze lunghe, un cacciavite e una tronchese.

Movimenti articolati e complessi

Una volta assemblato, il robot ha l’aspetto di braccio industriale che ricalchi la forma di un arto umano: la base corrisponde alla spalla, il primo segmento al braccio, il secondo all’avambraccio e quello finale alla mano, con la parte terminale, la pinza, che simula le dita. Una struttura articolata che consente al Braccio di compiere movimenti complessi, assumendo le più diverse posizioni. La base può ruotare orizzontalmente di 270°, mentre il primo segmento di 180° in senso verticale; il secondo pezzo, ovvero l’avambraccio, simula la piega del gomito, con una rotazione fino a 300°, mentre il polso di 120°. Ovviamente anche le “dita” artificiali si muovono, cioè la pinza, aprendosi di 4 cm e chiudendosi totalmente, in modo da permettere al braccio di afferrare oggetti.

Braccio robotico

Come un braccio industriale

Ma le meraviglie del Braccio robotico non finiscono qui. Il sistema, che misura nel complesso circa 38 centimetri di lunghezza per un peso intorno ai 600 grammi, infatti, è stato progettato con tutta una serie di accortezze che solitamente si trovano su sistemi non destinati al gioco. A consentire i movimenti sono cinque piccoli motori elettrici a basso consumo, il Braccio è infatti alimentato a pile, ognuno dei quali è dotato di motoriduttore, soluzione che assicura la forza necessaria a sollevare piccoli oggetti, fino a un massimo di 100 grammi di peso, e la velocità idonea al movimento. Inoltre, ogni motoriduttore è dotato sull’ingranaggio dell’alberino del motore di un sistema a frizione che impedisce il sovraccarico quando il motore non sopporta lo sforzo richiesto dal movimento.

I movimenti sono comandati da un’unità di controllo, connessa al braccio tramite un cavo della lunghezza di 95 centimetri, anch’essa da assemblare. L’unità presenta cinque interruttori, ognuno dei quali comanda un motore e quindi gestisce un movimento, movimenti che possono anche essere effettuati in contemporanea.

Tutto ciò garantisce al Braccio robotico una notevole flessibilità e gli consente di afferrare oggetti, sollevarli e riporli da un’altra parte, rendendolo utilizzabile, dopo aver fatto un po’ di pratica, anche nella realizzazione di altri modellini.

Altra caratteristica del prodotto è la luce Led presente sulla pinza, che serve ad illuminare lo spazio davanti al Braccio per rendere più agevole la localizzazione degli oggetti da afferrare e che gli permettono di lavorare anche al buio.

Il Braccio robotico Velleman è acquistabile su Amazon

Prev Post

Tesla rilascia software per l’auto-parcheggio!

Next Post

Robot Wars: un cult dei combattimenti ritorna in TV con episodi inediti

Read next