Un androide prova a sfidare i Phil Collins, i John Bonham, i Bill Bruford e i tanti batteristi entrati nella leggenda musicale! Il suo nome è Robodrum, l’ultimo nato nel complesso musicale costruito dagli studenti dell’Istituto Tecnico per il Settore Tecnologico di Campobasso. Dunque, dopo i robot capaci di suonare il piano e la chitarra arriva anche il “batterista” che sarà presentato alla prossima Maker Faire, il grande evento europeo dedicato all’innovazione in programma a Roma dal 14 al 16 ottobre.
“Alla Maker Faire porteremo solo Robodrum, – ha spiegato Felice Montanaro, uno dei docenti che ha seguito i ragazzi che hanno completato il progetto – ma stiamo già lavorando per portare il prossimo anno l’intera band“.
Piatti, rullante, grancassa, grazie a un ‘cervello’ Arduino e una serie di attuatori Robodrum muove le sue braccia per suonare e tenere il tempo per qualsiasi tipo di musica, dal rock and roll, assoli, fino ai successi commerciali più recenti.
Per suonare ha dovuto prima imparare il linguaggio della musica e adesso per esibirsi gli basta leggere lo spartito. Per realizzarlo sono stati usati soprattutto componenti di riciclo per sensibilizzare i ragazzi nella lotto contro lo spreco dei materiali
“Robodrum fa parte di un progetto più ampio che stiamo sviluppando in questi anni con i ragazzi per costruire un’intera band di robot” – ha specificato Montanaro – “L’idea è quella di sfruttare la musica per incentivare i ragazzi allo studio e farli lavorare a qualcosa di concreto“.
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