Per i veicoli del futuro entra in pista anche la stampa tridimensionale delle componenti! Per integrare le soluzioni di guida autonoma e con propulsione elettrica.
A Washington per esempio ha iniziato ad essere sperimentato Olli, un minibus elettrico a guida autonoma costruito dalla Local Motors avvalendosi di stampanti 3D. Il suo funzionamento è gestito da Watson, piattaforma tecnologicaIA di IBM.
Con Olli, in grado di percorrere una buona quantità di km anche fuori dal contesto strettamente metropolitano di Washington, si potranno apprendere i futuri sviluppi dell’interfaccia ‘uomo-macchina’ affidata ai comandi vocali e sofisticati algoritmi. Simili a quelli che già oggi sono alla base dei software di dialogo come Siri.
Per prenotare o richiedere un viaggio a bordo di Olli, è infatti sufficiente usare lo smartphone per comunicare con la piattaforma di IBM.
In un contesto di giustificato entusiasmo c’è chi ha saggiamente ammonito che l’utilizzo di Watson aumenta la possibilità che gli hacker possano ‘entrare’ nei sistemi dei veicoli a guida autonoma attraverso il cloud e i network di gestione e sorveglianza.
L’allerta per evitare incidenti o altri tipi di intoppi riguardo alla guida autonoma deve dunque rimanere molto alta.