Eccellenza italiana protagonista ieri all’ONU: è stata presentata la tecnologia composta da pesci-robot Venus Swarm.
Al team robotico spetta il compito di monitorare la temperatura e lo stato dei mari di determinati mari nel mondo. E ancora: studiare le correnti e l’erosione delle coste ed fornire allerta in caso di tsunami. In generale tutto ciò che concerne i cambiamenti climatici. L’iniziativa è studiata soprattutto per quelle aree del globo più minacciate dall’innalzamento delle temperature (come per esempio le isole del Pacifico).
I fish-bot, capaci di “dialogare” fra loro nell’esercizio delle funzioni, sono stati creati nei laboratori dell’ Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA). La tecnologia è stata presentata ai delegati ONU di circa 120 Stati.
Venus Swarm nasce nel laboratorio “Intelligenza Distribuita e Robotica” dell’ENEA. La tecnica si ispira al comportamento coordinato degli sciami: i fish-bot possono monitorare importanti volumi d’acqua. Ma anche registrare dati su temperatura, acidificazione, grado della salinità. Pure la velocità e la direzione delle correnti nel loro mirino, così come l’analisi del clima locale.
Decisamente innovativo è il sistema di comunicazione che i ricercatori dell’ENEA stanno definendo con gli ultimi dettagli, incentrato sull’integrazione di modem acustici e ottici: ogni singolo elemento del Venus Swarm si muoverà in modo coordinato grazie a un sistema wireless caratterizzato da una combinazione di suoni e luce. Con una velocità mai raggiunte finora in ambienti acquatici. La piattaforma robotica, inoltre, sarà in grado di dialogare anche con i satelliti attraverso un trasponder di superficie.