I ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (Mit) hanno sviluppato un nuovo sistema di comunicazione che abbatte del 60% lo scambio di informazioni inutili tra macchine e umani. Andando dunque a privilegiare la qualità che si tradurrà in maggiore efficienza, specie se la collaborazione tra robot e uomini si articola in situazioni di soccorso e emergenza (terremomoti, gravi alluvioni, ecc).
Il nuovo sistema tende principalmente ad asciugare il flusso comunicativo tra gli androidi, in tema principalmente di scambio di dati e informazioni sulla localizzazione e i movimenti eseguiti.
Nell’ottica di una collaborazione con l’uomo in situazioni critiche questa “massa” di dati rischierebbe di creare un cortocircuito pericoloso. Una condizione di caos e confusione.
I ricercatori del celebre istituto di Boston hanno studiato una soluzione selettiva, per quanto concerne lo scambio verbale, senza però depotenzializzare le caratteristiche positive degli androidi.
Il sistema è stato testato in centinaia di simulazioni virtuali atte a riprodurre situazioni di emergenza in ambienti complessi e remoti: l’androide, pur vedendo ridotto del 60% il flusso comunicativo con un suo simile, ha svolto alla perfezione i compiti, facendo registrare solo un impercettibile calo delle performance.