Un altro colpo d’eccellenza per la ricerca “made in Italy” in ambito di tecnologie chirurgiche innovative: Futura (Focused Ultrasound Therapy Using Robotic Approaches) è un progetto di piattaforma robotica che consentirà di effettuare interventi con il solo ausilio do ultrasuoni studiati ad hoc. Non in modo invasivo, dunque. Sponsorizzato, in termini economici, dalla Comunità Europea con circa 3 milioni di euro, e coordinato dall’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
Futura, oggi arrivato ai due anni di sviluppo, più nel dettaglio punta sulla configurazione di una piattaforma agile e a modulabile per il trattamento del tumore addominale. Con la tecnica cosiddetta High Intensity Focused Ultrasound, vale a dire attraverso ultrasuoni focalizzati ad alta intensità. Una ecografia evoluta, sicura e non disturbante per il paziente, laddove la guida robotica permette di emettere gli ultrasuoni anche su componenti umane interne, che non possono essere raggiunte con le tecniche tradizionali.
Ultrasuoni potenti e non invasivi e ecografia in 3D
La piattaforma in azione causa la morte del tessuto tumorale e delle sue cellule. I vantaggi derivanti dall’opera di Futura è molto significativa anche per rendere più veloci, e indolori al massimo, i tempi di convalescenza dei pazienti. L’azione degli ultrasuoni non reca danni al resto “sano” dei tessuti organici; per non dire dell’assenza totale di bisturi e altri strumenti tradizionali della chirurgia classica.
L’IA della piattaforma, inoltre, è garanzia della massima resa del processo di termoablazione, fase in cui il bombardamento verso il tumore con l’innalzamento della temperatura del processo in corso contribuisce in modo decisivo alla distruzione della forma maligna. Due arti robotici vengono così programmati per agire contro con gli ultrasuoni contro i tessuti tumorali attraverso una ecografia in 3D.
Nei mesi scorsi l’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa ha organizzato un workshop in occasione della 37esima conferenza internazionale della Ieee – Engineering in medicine and biology society tenutasi a Milano.
Arianna Menciassi, ordinario di Bioingegneria industriale a capo del progetto, aveva così comunicato durante il workshop la sua soddisfazione, anche in seguito al contestuale conferimento all’istituto di Pisa del Technology Award, tradzionale premio della Ieee: «Le massime competenze nei settori robotica e bioingegneria hanno rappresentao il punto di partenza di Futura. Al momento il progetto è nella sua fase di assemblamento di tutte le componenti, mentre il prossimo step sarà, ovviamente, la validazione sperimentale”.