Robot-art

Il robot che dipinge con gli occhi

E arrivò anche il momento della robotica applicata alla pittura! I puristi della cultura probabilmente storceranno il naso, ma è fuor di dubbio che l’iniziativa dei ricercatori dell’Imperial College, prestigiosa università londinese specializzata in scienza e tecnologia, è lodevolmente pensata per coloro che hanno perso l’utilizzo degli arti e vogliono comunque soddisfare il desiderio di creatività.

La chiave dello sviluppo del robot-pittore risiede nella tecnica del monitoraggio oculare (in inglese eye tracking), vale a dire il processo di misurazione del punto di fissazione oculare e del moto di un occhio rispetto alla testa. In questo caso i movimenti oculari vengono “letti” da un software che poi invia degli input ad un braccio robotico. Da qui in poi seguono le fasi del processo creativo, come dimostrato in questo video distribuito dai ricercatori dell’Imperial College

Occhi e palpebre oggi per la pittura, domani per la musica

Allo stato odierno, sperimentale, è possibile indicare al braccio meccanico il punto del foglio in cui dipingere con il movimento di occhi e palpebre; quest’ultime fondamentali per applicare colori e tonalità attraverso la loro attività.

Nelle intenzioni dei ricercatori c’è anche la medesima applicazione in altri ambiti come per esempio la musica. Sempre a favore di chi non può utilizzare gli arti superiori.

Per quanto concerne l’apporto della robotica nell’assistenza ai portatori di handicap si tratta di uno step di grande valore: dall’Imperial College fanno sapere che l’idea finale del progetto è quella di rendere possibile l’implementazione di più arti per consentire di eseguire diverse azioni in contemporanea.

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