Nasce presso il Politecnico federale di Losanna il primo microrobot esploratore capace di viaggiare all’interno dei capillari sanguigni. A metterlo a punto sono stati Lucio Pancaldi, dottorando, e Selman Sakar, assistente professore. Gli scienziati ne hanno illustrato il funzionamento sulla rivista “Nature Communications”.
Si tratta di uno strumento fondamentale per avere accesso al sistema circolatorio del cervello e recapitare farmaci contro malattie neurologiche, o per interventi chirurgici poco invasivi, ad esempio in presenza di tumori cerebrali profondi, in zone altrimenti inaccessibili.
Nel dettaglio, il micro-bot è composto da un leggerissimo materiale biocompatibile in cui sono immerse delle nanoparticelle magnetiche che gli danno forma e lo muovono quando viene applicato un campo magnetico esterno. Soffice, flessibile e senza motore, si muove facilmente all’interno dei vasi, anche in presenza di restringimenti, evitando di danneggiarne le pareti o provocando emorragie.
La sua testa, che ricorda un sottile serpente, è inoltre sensibile a campi magnetici esterni, che possono essere utilizzati per direzionarne i movimenti. I primi test, compiuti all’interno del sistema vascolare dell’orecchio di un coniglio, hanno ottenuto risultati incoraggianti.