Due anni fa Amazon fece il primo annuncio di un progetto legato alla consegna dei pacchi ai loro utenti tramite i droni. I lettori di Robotica.news ricorderanno forse che nell’ultimo anno alla società di vendita online si è aggiunto un “plotone” di competitors per questa innovativa forma di delivering: Facebook, Alibaba, Google, Wal-Mart, tra i più importanti.
Nelle scorse ore, a dimostrazione di un concreto passo in avanti nello sviluppo dei suoi UAV-postini, Amazon ha distribuito questo video, anche molto accurato da un punto di vista tecnico-narrativo; con un testimonial assai noto nel Regno Unito, vale a dire il giornalista della BBC Jeremy Clarkson, impegnato nella presentazione del servizio denominato Prime Air
Nel video, la compagnia di Seattle, comunica che una serie di prototipi di droni è entrata in una fase di test: qui vediamo Clarkson “gigioneggiare”, in un divertente contesto familiare, con un prototipo che è in grado di consegnare i pacchi nel giro di all’incirca mezz’ora.
Il protagonista “volante” del video è accreditato anche di una resistenza di 2,3 Kg rispetto al peso dei pacchi da consegnare, operando a un’altezza che non va oltre i 122 mt. E’ ormai il minimo “sindacale” richiesto visto le severe (e corrette) leggi in materia, ma lo spot sottolinea la capacità di volare in completa sicurezza e con la garanzia di non generare collisioni o problematiche in aree proibite.
Prime Air ha una configurazione a metà tra l’elicottero e un aereo. E’ dotato di due sistemi propulsori, rispettivamente uno per il decollo e uno per i movimenti in orizzontale in fase di volo. La fase di discesa prende corpo in un punto fissato a terra con apposito segnale.
Un mercato che prevede colpi di scena. Ci sarà spazio per tutti?
Un bel colpo per Amazon, anche se l’innovazione legata a questo tipo di consegne alimenta giorno dopo giorno la competizione nel mercato. Per inciso: perfino i primi dati del recente “black friday” dei prezzi ribassati nei paesi anglosassoni indicano un primato degli acquisti on line rispetto a quelli tradizionali.
Così Google garantisce che i suoi droni-postini sarano una realtà nel 2017, mentre la catena Wal-Mart ha recentemente avanzato alla Federal Aviation Amministration la richieste per poter utilizzare gli UAV per consegnare le merci dei suoi negozi.
Esattamente come per le self driving car: la competizione sul mercato è particolarmente intensa. Ci sarà spazio per tutti?