La startup viennese Robo Technologies ha lanciato Robo Wunderkind, definendolo il “Lego del futuro”: sotto forma di kit digitale, è stato lanciato il 21 settembre sulla piattaforma Kickstarter e ha già raccolto quasi 20 mila dollari (è disponibile in preordine a partire da 79 dollari, con 9 cubi).
Robo Technologies è stata fondata nel 2013 da Rustem Akishbekov, con Anna Iarotska e Yuri Levin.
L’azienda ha sede a Vienna e a San Francisco. La startup è stata nell’acceleratore di hardware Hax nel 2014, da dove è nata l’idea di Robo Wunderkind.
Grazie al kit i bambini potranno non solo costruire un robot, ma anche programmarlo e farlo funzionare tramite un’app intuitiva (disponibile per iOS e Android). Robo Wunderkind, in definitiva, è un kit per insegnare il “coding” ai bambini che ancora non sanno leggere (intorno ai 5-6 anni): mentre giocano con i cubetti, imparano anche a programmare.
Le scuole come principale obiettivo
Robo Wunderkind ha 3 diverse versioni: i prezzi variano in base alla quantità e complessità dei cubi. I colori dei cubi dipendono dalla loro funzione: il rosso è il sensore di prossimità, il blu quello del motore, l’arancione è l’unità di comando, e così via. Alcuni set includono anche una fotocamera digitale e sensori meteo. La campagna Kickstarter, in corso fino al 29 ottobre, punta a raccogliere 70 mila dollari. I fondi raccolti saranno usati per produrre il primo lotto di robot, con la spedizione pianificata per l’estate 2016. Il kit dovrebbe andare nei negozi nel 2017, ma la startup spera di vendere Robo Wunderkind soprattutto alle scuole.
Per programmare i robot che costruiscono, i bambini non devono imparare a scrivere codici: la startup ha realizzato, per l’app, un linguaggio intuitivo, così che i bambini possano programmare il robot semplicemente trascinando e rilasciando i blocchetti. I cubetti di Robo Wunderkind hanno varie caratteristiche: l’unità principale contiene un processore ARM Cortex-A8, 4 GB di spazio, una batteria da 1.500 mAh, il WiFi, lo speaker e il microfono. Ci sono, infine, anche mattoncini che aggiungono sensori, come il bluetooth.