Una ricerca condotta su scala mondiale rivela anche che l’85% delle persone – dopo oltre un anno di lockdown e la persistente incertezza legata alla pandemia – desidera, tra le altre cose, che la tecnologia dell’Intelligenza Artificiale lo aiuti a definire meglio il proprio futuro. Lo studio è stato condotto da Oracle e dalla società di consulenza nel settore risorse umane Workplace Intelligence.
La ricerca, che ha coinvolto oltre 14.600 tra impiegati, manager, responsabili HR ed executive e C-Level di 14 paesi, svela che i lavoratori di tutto il mondo si sono sentiti bloccati a livello personale e professionale, ma ora sono pronti a riprendere il controllo del loro futuro. L’80% degli interpellati riporta un impatto negativo dovuto agli eventi dell’ultimo anno: molti hanno problemi finanziari (29%); hanno visto declinare il loro benessere o la loro salute mentale (28%); hanno perso motivazione sul lavoro (25%); si sono sentiti disconnessi dalla loro vita (23%).
Per ciò che concerne la tecnologia, l’85% degli interpellati nello studio vuole che l’Intelligenza Artificiale li aiuti a definire il loro futuro: per identificare le competenze che hanno bisogno di sviluppare e proporre modi per acquisirle (36%) o per suggerire passi da compiere per perseguire gli obiettivi di carriera (32%). Il 75% delle persone farebbe dei cambiamenti nella propria vita sulla base di raccomandazioni ottenute da strumenti basati sull’AI.
Non solo: l’83% ritiene che le tecnologie AI siano un miglior supporto, rispetto a un essere umano, per quanto riguarda le scelte di carriera, perché danno raccomandazioni non influenzate da bias/pregiudizi (37%), rispondono velocemente (33%) e aiutano a trovare nuove posizioni lavorative in linea con le competenze possedute (32%). L’87% degli interpellati pensa che l’azienda in cui lavora dovrebbe ascoltare di più i suoi bisogni e il 55% afferma che resterebbe più probabilmente fedele a un’azienda che usi tecnologie AI per supportare lo sviluppo di carriera.