Il prototipo Meccanoid G15 Ks, presentato pochi mesi fa, è finalmente in fase finale di sviluppo, pronto per arrivare sul mercato ed essere accolto dai bambini (solo da loro?): è il nuovo prodotto Meccano, il gioco di costruzione per la realizzazione di modellini che per primo ha ipotizzato una forma robotica come passatempo ludico. Durante la giornata espositiva dell’Assogiocattoli a Milano, Spin Master, l’azienda canadese che detiene i diritti di produzione e di distribuzione di Meccano, ha presentato il nuvo androide, comandabile con l’utilizzo del proprio iPhone e capace di riprodurre le movenze dei bambini.
Ecco il video della presentazione realizzato dal portale specializzato iphoneitalia.com
Una app per le molteplici funzioni del toy-bot
Meccanoid G15 Ks rappresenta il tentativo di proiettare verso il futuro il tradizionale Meccano. La possibilità di assemblare modellini o apparecchi meccanici è stata infatti arricchita grazie a una rudimentale IA programmabile a piacimento. I bambini (ma non solo loro…) potranno dunque costruirsi il loro personale robot dandogli la forma che preferiscono e insegnandogli a interagire con l’ambiente circostante. La Meccano ha investito due anni nello sviluppo del prodotto ed è ormai pronta a lanciarlo sul mercato: sarà disponibile a a breve, al prezzo di 265 sterline. Il tutto manovrabile da un’app per iPhone, disponibile gratuitamente su App Store, che consente al robot di registrare i movimenti di chi gli sta di fronte e riproporli in tempo reale.
Il ‘cervello’ di Meccanoid G15 Ks è pensato per rispondere a comandi vocali e ha in memoria una serie di frasi preconfezionate: può ad esempio raccontare barzellette, curiosità, dirti l’ora e ricordarsi il tuo compleanno. Può inoltre interagire via Bluetooth con tablet e smartphone.
Le componenti meccaniche di Meccanoid G15 Ks sono in policarbonato, così da garantire una certa leggerezza: nella sua forma umanoide, il robot è alto circa 120 centimetri ed è dunque essenziale che non pesi troppo perché sia gestibile anche da un bambino. Come da tradizione, poi, le varie parti possono essere assemblate con una certa libertà e così il robot può assumere la forma di un dinosauro o di uno scorpione, ad esempio.