RoseBot

In chat con l’androide Rose

A Bletchley Park, in Inghilterra, si è tenuta sabato 19 settembre la finale del Loebner Prize, competizione annuale di Intelligenza Artificiale che premia il robot il cui comportamento è più simile al pensiero umano.

La manifestazione riscuote ogni anno un grande successo, grazie a un meccanismo collaudato e “coraggioso”: non si chiede al bot di di battere agli scacchi un campione e neppure di risolvere complesse equazioni matematiche, ma di fare qualcosa di molto più difficile, come  chiacchierare del più e del meno. Imitando così bene le chat tra gli umani da non farsi scoprire. Vince il computer-software che riesce a sostenere una conversazione basata su una serie di domande, ingannando così la giuria che interagisce con loro.

Quest’anno il premio se lo è aggiudicato Chatbot Rose, androide specializzato in conversazione digitale, sviluppato dal programmatore di IA Bruce Wilcox.

Dibujo20140620-loebner-prize-medal“I bot continuano a impadronirsi del mondo. Al momento non hanno personalità ma in futuro forse sì” – ha affermato Bruce Wilcox – “Chatbot Rose ha un motore più completo rispetto ai suoi antesignani da me sviluppati in passato. Un linguaggio naturale che la rende più propensa a riconoscere con precisione il significato del’input dell’utente e fornire un output adeguato. Ha una capacità forte di gestire linguaggio colloquiale adeguandosi alle regole delle chat, ecc“.

Come funziona la gara

Il “Loebner Prize” è la prima dimostrazione pratica e formale del test di Turing che determina se una macchina sia in grado di pensare. Un criterio di Alan Turing (matematico britannico) che fu già delineato da Cartesio. I vari “bot” in gara interagiscono con una giuria. Un giudice fa delle domande sia a un programma sia a un essere umano e in base alle risposte il giudice deve riconoscere qual è quella del programma. Tra i giudici vi sono esperti cibernetici e non esperti, e non solo adulti. ma anche bambini, da tutto il mondo. C’è un tempo limite di cinque minuti. Il test include la comprensione di testo, video e audio in input.
L’evento è nato nel 1990 su iniziativa dell’inventore americano Hugh Loebner, con il supporto del Cambridge Center for Behavioral Studies (Massachusetts). Negli anni successivi la competizione si è svolta con la collaborazione di Flinders University, Dartmouth College, Science Museum a Londra e più recentemente nell’University of Reading. Nel 2004 e 2005 si tenne nell’appartamento di Loebner in New York City!
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