Un robot creato per fare tamponi faringei è stato impiegato nella città di Shenyang, nella provincia del Liaoning nel nord-est della Cina, nell’ambito dell’ultima campagna di tamponi per rilevare il COVID-19 condotta a livello cittadino. Le foto del robot, chiamato Lingcai, hanno presto fatto notizia in tutta la città, che ha visto una recrudescenza di casi di COVID-19 dallo scorso dicembre. Lingcai è stato realizzato dall’Istituto di Automazione di Shenyang dell’Accademia Cinese delle Scienze. Il robot è in attesa di ricevere brevetti nazionali e i suoi risultati clinici sono stati pubblicati lo scorso anno sull’European Respiratory Journal.
Il personale medico locale ha celebrato l’invenzione del robot, affermando che limita i contagi tra le persone. Duan Weiying, un addetto sanitario presso un sito di test comunitario per il COVID-19, ha detto che il robot può effettuare un tampone rapidamente in un ambiente completamente isolato, in modo che né gli operatori medici né coloro che sono stati testati siano a rischio di contrarre o trasmettere il virus.
La procedura è semplice: il robot preleva un tampone dopo che una persona ha scannerizzato una carta d’identità. Un operatore medico, guidato da un sistema visivo, aziona il braccio robotico per identificare il punto giusto per sottoporre il tampone nella gola della persona. Una volta che il tampone è stato somministrato, il robot posiziona il campione in un flacone e avvita il coperchio. Il flacone viene poi inviato a un laboratorio per le analisi.
Secondo l’Istituto di Shenyang, il robot supporta la raccolta di campioni da più persone e ha una modalità di elaborazione automatica per più di cinque persone. I ricercatori hanno detto che è anche utile utilizzare il robot presso le dogane degli aeroporti e sulle autostrade, in quanto può somministrare i necessari tamponi faringei con una maggiore efficienza rispetto ai metodi convenzionali per prelevare i campioni.