Balto, il robot che sanifica gli ambienti in base al modello dell’edificio

Balto è un nuovo robot in grado di sanificare autonomamente maniglie delle porte e oggetti simili, reagendo alla presenza umana nelle circostanze. Nasce – riporta un comunicato – da un progetto sviluppato congiuntamente dal Fraunhofer Italia Innovation Engineering Center di Bolzano e dal Fraunhofer Institute for Industrial Engineering IAO di Stoccarda.

Balto – il cui nome è ispirato al celebre cane da slitta che cento anni fa portò i vaccini urgentemente necessari in una regione impervia dell’Alaska – fa parte del programma in-house del Fraunhofer Institute per il contrasto al Covid-19 e per la prevenzione di pandemie future.

Balto è in grado di sanificare autonomamente le maniglie delle porte e altre aree toccate regolarmente da un grande numero di persone. Questo è un modo per ridurre il rischio per i visitatori, così come il rischio per le persone che hanno il compito di disinfettare”, ha dichaiarato Michael Riedl, vice direttore del Fraunhofer Italia Innovation Engineering Center.

La caratteristica distintiva di questo robot non è però la sua capacità di disinfettare di per sé (altri robot possono ovviamente fare questo), ma piuttosto il suo collegamento diretto con il processo di Building Information Modeling (BIM in breve).

I modelli BIM, infatti, memorizzano non solo le geometrie degli edifici, ma anche tutti gli attributi fondamentali dei componenti, come la funzione o i materiali. La tecnologia può rilevare e localizzare con precisione, ad esempio, anche i pomelli delle porte. Per fare ciò, il robot necessita dei dati dell’edificio. Lasciare che il robot stesso crei la sua mappa, infatti, sarebbe più costoso, renderebbe il suo utilizzo più difficile da gestire e meno preciso, in quanto il processo richiederebbe l’aggiornamento regolare sia dei dati del BIM che del robot stesso.

Vediamo il funzionamento di Balto, presentato dallo stesso Riedl, in questo video

Il BIM serve anche per guidare l’interazione del robot con l’uomo in un’ottica di tutta sicurezza: Balto è progettato per spostarsi se incontra una o più persone o per fermarsi nel caso che non ci sia spazio a sufficienza. L’arresto del robot avviene, tuttavia, nel rispetto dei percorsi di emergenza, grazie proprio alle informazioni contenute nel BIM e all’interfaccia. Uno scambio di dati bidirezionale, che permette a Balto di coordinare i suoi compiti di sanificazione con altri “colleghi” robot e di comunicare i lavori condivisi al sistema una volta completati.

Tre di questi robot sono già in utilizzo presso il NOI Techpark di Bolzano, luogo molto visitato in quanto ospita sia istituti di ricerca che aziende, e al momento sono ancora costantemente monitorati dal team di ricerca. Un altro sistema è in uso nel Future Work Lab del Fraunhofer IAO – una combinazione di ambiente di produzione e spazio espositivo – e nel Center for Virtual Engineering ZVE.

I ricercatori stanno ora collaborando con aziende del settore della sanificazione per esaminare quali passi devono essere compiuti prima di raggiungere la fase di industrializzazione.

Prev Post

Web App di Fanuc calcola il ROI dei progetti di robotizzazione

Next Post

Guida autonoma, a Milano il ‘Tech Bus’ connesso

Read next