Una ricerca condotta dal Computer Science and Artificial Intelligence Laboratory del MIT (Massachusetts Institute of Technology) ha individuato un algoritmo in grado di “educare” un robot a fare movimenti e compiere mansioni che non siano dannose per l’uomo.
L’algoritmo, in definitiva, riesce a garantre la sicurezza fisica alla controparte umana senza che ciò comprometta il risultato finale. Il caso applicativo ha riguardato la vestizione di una persona con una giacca. Per far sì che la macchina svolga le sue mansioni in modo sicuro è necessario che conosca le possibili reazioni umane.
Vediamo il funzionamento dell’algoritmo in questo video pubblicato dal MIT
Il MIT – come abbiamo visto nel video – fa l’esempio del processo di vestizione che il robot è chiamato a compiere nei confronti di una persona con disabilità, di un anziano e di un bambino piccolo: in tutti e tre i casi le reazioni sarebbero completamente diverse.
Ciò che il MIT è riuscito a fare è rendere il robot capace di reagire a più comportamenti diversi tra loro, e non ad uno solo, preimpostato.
Ma non solo: il suo modo di muoversi non sarà conseguenza del movimento altrui, ma dipenderà esclusivamente dal garantire sicurezza: qualunque sia il comportamento umano, il robot risponderà con l’obiettivo di non fare male e di portare contestualmente a termine l’attività richiesta.