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Sopra al mondiale di Rally volano i droni per le riprese

E’ successo in un “santuario” delle competizioni automobilistiche, a rendere quasi solenne una situazione che tra non molto sarà la norma per le riprese di eventi sportivi: due settimane fa al Rally di Montecarlo (per la 2016 World Rally Championship) sono stati utilizzati per la prima volta nel settore dei droni per le riprese aeree (destinate ai circuiti televisivi tradizionali o canali specializzati).

L’innovazione nasce grazie a un accordo tra la società cinese DJI e l’organizzazione del mondiale, andando ad abbracciare l’intero calendario di gare per il 2016.

Per produrre le riprese aeree si è fatto ricorso ai DJI Inspire 1 Pro, gestititi da remoto da operatori ufficiali dell’ente aeronautico francese.

Vediamo in questo video estratti di suggestive riprese fornite dalla WRC

Il prototipo di APR utilizzato è piuttosto basico e essenziale, senza complesse centraline o software “rompicapo”: è un quadricottero dalla struttura solida ma dal peso minimo. Con “braccia” in fibra di carbonio studiate per non interferire con la ripresa e permettere una visuale a 360 gradi.

Ha suscitato una certa curiosità la soluzione di affiancare al drone un elicottero condotto normalmente. I due veicoli hanno volato a poca distanza tra loro per riprendere i passaggi del rally. E hanno anche dato vita a uno scambio di inquadrature: il DJI  ha ripreso l’elicottero e viceversa. Una situazione impensabile in Italia dove vigono le regole dell’ENAC, pensate per la sicurezza ma considerate da molti addetti ai lavori troppo restrittive, se non obsolete. E di conseguenza anche un freno per lo sviluppo industriale di settore.

Ma in Italia che tipo di riprese avremo?

C’è dunque molta curiosità, mista a un filo di preoccupazione, in vista della tappa italiana prevista in Sardegna dal 10 –12 giugno. La DJI ha già avanzato perplessità riguardo alla qualità del servizio che potrà offrire. Probabilmente troppo condizionato dal regolamento ENAC.

Certamente l’ente aeronautico italiano affronterà il problema, provando a individuare soluzioni fossero anche di solo compromesso. Ma difficilmente vi saranno stravolgimenti. Una decisione che ci sentiremmo di sottoscrivere: molto meglio un eccesso di zelo per la sicurezza, che affrettati cambi normativi in corsa per esigenze di spettacolo.

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